mercoledì 21 dicembre 2011

La temperatura domestica

Si abbassano le temperature e si alza la temperatura dei termostati

di Pasquale Locoro

In questi giorni di gelo prenatalizio ci sembra normalissimo alzare la temperatura del termostato di casa per poter godere di un dolce tepore.
In pochi sanno però che esiste una legge nazionale che fissa un limite al valore della massima temperatura all'interno delle abitazioni.

La temperatura fissata per legge è di 20°C e sono ammessi due gradi di tolleranza.
Fanno eccezione a questa legge gli immobili adibiti ad attività industriali e artigianali che devono avere una temperatura pari a 18°C.

I valori sopra riportati non sono indicati a caso, corrispondono infatti ai valori ottimali, nella stagione invernale, per poter svolgere in condizioni di comfort le varie attività quotidiane. E' da tener presente che l'abuso del riscaldamento produce gravi conseguenze sull'ambiente, contribuendo all'inquinamento, e sulla salute, rendendoci più suscettibili alle patologie influenzali.
Sono regolamentate poi anche le ore di accensione, tramite i Decreti 412/93 e 551/99 attraverso i quali la nostra penisola è stata divisa in zone climatiche in base ai valori medi della temperatura atmosferica.
Quindi associata ad ogni fascia climatica ci sono i periodi di accensione del riscaldamento e il numero massimo di ore di accensione giornaliero (a questo link si può trovare l'elenco).


Ad esempio Milano si trova in fascia E:
Il periodo per il riscaldamento invernale va dal 15 ottobre al 15 aprile.
Il limite massimo giornaliero per l'accensione del riscaldamento è di 14 ore.

E' concesso poi ai vari comuni la possibilità, in casi eccezionali, di anticipare o di posticipare i periodi di accensione e di spegnimento degli impianti di riscaldamento. Sempre in capo ai comuni dovrebbe essere affidato l'incarico di vigilare il rispetto delle precedenti prescrizioni.

Prima qualsiasi azione in cima a tutto dovrebbe esserci il BUON SENSO:
non bisogna mai esagerare con il riscaldamento e tener conto anche della necessità di fare ricambi d'aria e di evitare inutili sprechi di energia.
Molto importante è soprattutto l'isolamento termico degli edifici, aiuta a risparmiare sulle spese per il riscaldamento ed evita la problematica di avere superfici fredde che causano il fastidioso fenomeno della condensa.
AUGURO delle calde feste a tutti!



lunedì 19 dicembre 2011

Il Conto Energia Termico "S'ha da fare"!

Confermata l'intenzione del Governo per varare il nuovo meccanismo di incentivazione.

di Pasquale Locoro

Nei giorni scorsi il Ministro dell'Ambiente Clini ha confermato l'intenzione da parte del Nuovo Governo di varare un meccanismo di incentivazione per le rinnovabili termiche. L'annuncio è arrivato in occasione di un incontro del ministro Corrado Clini con Assotermica (Associazione produttori di apparecchi e componenti per impianti termici).
Assotermica è soddisfatta di questa intenzione anche perchè negli anni scorsi più volte aveva sollecitato l'approvazione del governo per un meccanismo incentivante anche per il solare termico.

In realtà nel Decreto Legislativo n.28 del 2011, noto ai più come Decreto Romani, è prevista la predisposizione di un sistema di incentivi anche per le rinnovabili termiche nella misura di un incentivo (ancora purtroppo da quantificare) per ogni kWh di energia termica prodotto. Purtroppo queste intenzioni non sono state ancora mai applicate e non sono ancora mai stati varati i numerosi decreti attuativi necessari.

Per il momento ci resta la promessa del ministro Clini. Speriamo che il tutto non finisca ancora nel dimenticatoio.


lunedì 5 dicembre 2011

Proroga del 55% - Aggiornamento

Approvata ieri dal Governo la proroga del bonus fino al 2012

di Pasquale Locoro

Finalmente, nell'ambito del processo di rimodulazione degli sgravi fiscali legati agli interventi di risparmio energetico si è arrivati a prorogare il bonus energetico del 55% fino al 2012.
E' successo ieri, anche se era stato largamento anticipato dal presidente del Consiglio dei Ministri Mario Monti.
Arriva finalmente il buonumore dopo che il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Piero Garda, aveva dato comunicazioni diverse nel corso di un question time alla Camera.
Garda infatti aveva riproposto delle stime economiche fatte dall'esecutivo precedente che annunciavano pesanti uscite dalle casse dello Stato per il 2013 (circa 292,8 milioni di euro), a fronte di entrate per 124 milioni di euro.

Stime diverse appaiono invece nel XIX Rapporto Congiunturale sul Mercato delle Costruzioni, redatto dal Cresme. Secondo questo rapporto infatti nel periodo 2007-2010 la detrazione del 55% è costata alle casse dello Stato ben 6.446 milioni di euro, mentre i benefici ammonterebbero a ben 10.310 milioni di euro (divisi tra risparmio nella bolletta energetica, nuovo gettito fiscale e reddito derivante dalla rivalutazione del patrimonio immobiliare).



AGGIORNAMENTO 

Nel Decreto Anti Crisi  firmato da Napolitano è stata inserita all’ultimo la proroga del provvedimento del 55% fino al 31 dicembre 2012 mantenendo l'attuale apparato normativo.
Nel Decreto "Disposizioni urgenti per la crescita, l’equita’ e il consolidamento dei conti pubblici", il testo dell’art. 4 nella parte concernente le detrazioni cita:
Nell’articolo 1, comma 48, della legge 13 dicembre 2010, n. 220, le parole “31 dicembre 2011” sono sostituite dalle seguenti: 
“31 dicembre 2012”.
In sostanza l’articolo 1 comma 48 della Legge di stabilità 2011 prorogava il provvedimento delle detrazioni del 55% per gli interventi di riqualificazione energetica sugli edifici esistenti dal dicembre 2010 al dicembre 2011, allungando gli anni di detrazioni a 10.
Questo significa che per il 2012 non cambia la % di detrazione, non cambiano le opere detraibili, non cambiano gli anni di detrazione, non cambiano probabilmente le modalità.
Soprattutto non cambia il clima di incertezza e l’impossibilità di effettuare interventi più importanti (anche dal punto di vista energetico) che in un solo anno non sono programmabili né tanto meno realizzabili.
Visto il periodo di crisi e viste le priorità del nuovo governo  potremmo ritenere positivo questo piccolo risultato, ma non possiamo dimenticare tutti gli studi, le discussioni, le analisi economiche, energetiche e ambientali che hanno portato a definire degli obiettivi nel PAEE 2012.
I risultati di questi gruppi di lavoro non possono essere dimenticati: ci auspichiamo che venga previsto in un prossimo documento legislativo un provvedimento più strutturato e soprattutto idoneo agli scopi di salvaguardia dell’ambiente ma soprattutto di aiuto alla ricrescita del settore edile.


giovedì 1 dicembre 2011

Incentivi alle rinnovabili

Nuove promesse dal neo ministro dell'Ambiente

di Pasquale Locoro

Il Nuovo Governo non intende modificare il Quarto Conto Energia. E' quello che ha dichiarato il ministro dell'ambiente Corrado Clini a magine di un convegno.

Nuovi decreti invece ci saranno per le altre fonti rinnovabili, forse già a partire da metà dicembre. questi provvedimenti sarebbero necessari per poter completare il quadro di incentivi che erano stati previsti dal Decreto Romani necessarie a poter recepire la direttiva europea in materia di energie "verdi".

Questo perchè "il decreto legislativo 28 che ha recepito la direttiva europea sulle fonti rinnovabili è stato completato solo per il fotovoltaico. Dobbiamo affrontare la tematica di tutte le altre fonti rinnovabili regolamentate a partire dalle biomasse e biocombustibili, tenendo conto che da un lato bisogna assicurare la massima utilizzazione di queste fonti e dall'altro il rispetto degli usi bilanciati del territorio". 
 
 
Queste dichiarazioni però hanno allarmato il presidente nazionale dei Verdi Angelo Bonelli: "Sul Conto Energia il ministro dell'ambiente Corrado Clini sbaglia, il decreto Romani va cambiato immediatamente se si vuole evitare che il settore delle rinnovabili, che vale oltre 13 miliardi di fatturato, 1000 imprese e oltre 100.000 addetti, vada in stallo".

 
 
 
 
Personalmente condivido entrambe le posizioni:
da un lato intervenire ora e sconvolgere nuovamente gli incentivi al fotovoltaico sarebbe un gravissimo errore, mentre invece è indispensabile elaborare a breve un meccanismo incentivante e una regolamentazione per le altre fonti, al fine di evitare usi impropri o scorretti. Per il fotovoltaico bisognerà, magari, intervenire tra qualche mese, quando il meccanismo del Quarto Conto Energia entrerà veramente in crisi, provocando un nuovo stallo del settore.