martedì 29 novembre 2011

Novità per la certificazione energetica in Lombardia

Due nuove Delibere aggiornano la situazione "Certificazione Energetica" in Lombardia a partire dal prossimo 1° gennaio.

di Pasquale Locoro


Con le delibere n.IX/2554 e n.IX/2555 del 24 novembre la Regione Lombardia ha introdotto delle novità sul panorama delle Certificazioni Energetiche.


Finalmente vengono emanati i criteri di indirizzo per poter effettuare gli accertamenti in materia di certificazione energetica. Viene rimandato ad un apposito decreto dirigenziale (a modifica e integrazione del decreto n.14009/2009) la procedura operativa contenente nel dettaglio tutto l'insieme dei parametri che saranno oggetto di accertamento.

Tutto questo per poter garantire e assicurare la veridicità di quanto certificato, evitando la presenza di dichiarazioni false e mendaci, fatte magari a prezzi stracciatissimi da "professionisti" di dubbia competenza.

Delibera n.IX/2555: Modalità annunci commerciali per vendita o locazione
Attraverso questa seconda deliberazione, la Regione Lombardia ha emanato le modalità di dichiarazione delle prestazioni energetiche degli edifici oggetto di annuncio commerciale per vendita o locazione. Viene anche stabilito che gli Enti pubblici possono avvalersi di dipendenti interni accreditati come Certificatori Energetici per poter certificare gli edifici di loro proprietà.

Anche questa seconda Delibera si pone a tutela dell'utenza, in quanto si potrà conoscere, semplicemente guardando gli annunci immobiliari, le prestazioni energetiche del sistema edificio - impianto secondo le linee guida regionali.

Entrambe le Delibere di cui sopra entreranno in vigore con la pubblicazione sul Burl.

venerdì 25 novembre 2011

Dal 2012 nuove regole per accompagnare la crescita delle rinnovabili

Nuovi provvedimenti sono attesi entro l'estate del 2012


di Pasquale Locoro

Può sembrare difficile da credere, ma una crescita smisurata e incontrollata della produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili non è un bene per la sicurezza del Nostro sistema elettrico.
Infatti il gesto che può sembrarci più naturale, ad esempio quello di azionare un interrutore e accendere le luci, può verificarsi solo perchè esiste un "equilibrio" nel sistema elettrico (mi perdonino i più esperti se semplifico in questo modo i concetti di regolazione primaria, secondaria e terziaria della rete elettrica).

Basando sempre di più l'approvvigionamento energetico su fonti rinnovabili emerge il problema della loro aleatorietà e discontinuità, quindi tutte le procedure di regolazione del sistema ne risentono.
Da questo punto di vista verranno adottati dei nuovi provvedimenti che consentiranno un miglioramento dell'efficienza e un contenimento dei costi del servizio di dispacciamento, assicura l'AEEG.
In particolare l'Autorità per l'Energia Elettrica e il Gas spiega che avvierà dei provvedimenti "con particolare riferimento al miglioramento dell'efficienza e dell'economicità del servizio di dispacciamento essenziale al mantenimento in costante equilibrio del sistema elettrico".
Come anticipato sopra, tutto questo avviene a fronte della crescita della produzione di energia da impianti eolici e fotovoltaici collegati, di solito, alle reti di distribuzione in media e bassa tensione.

La Delibera ARG/elt 160/11 indica come soluzioni operative le seguenti:

- interventi sui parametri tecnici di funzionamento degli impianti, ad esempio, allineando il loro comportamento a quello di impianti diversi e più grandi in caso di grave incidente di rete, al fine di evitare il rischio di "effetto domino" legato alla presenza di numerosi piccoli impianti;

- interventi volti a coinvolgere anche gli impianti alimentati da fonti rinnovabili - a partire da quelli connessi in media tensione -  nelle azioni di riduzione selettiva della generazione (distacchi) così da ricostituire i margini di riserva laddove tutte le altre alternative per conseguire il medesimo obiettivo risultino impraticabili;

- interventi per promuovere - anche per gli impianti alimentati da fonti rinnovabili non programmabili di più grossa taglia - una efficiente previsione dell'energia elettrica immessa in rete e un'equa ripartizione dei costi generati all'interno del sistema elettrico, che non possono essere più socializzati solo sui consumatori di energia elettrica.

L'AEEG fa presente anche che verrà avviata procedura di revisione dell'intera disciplina riguardante il dispacciamento e in futuro potrà essere affidato a Terna l'incarico di quantificare periodicamente "la massima penetrazione della generazione da fonte rinnovabile non programmabile (con particolare riferimento agli impianti eolici e fotovoltaici) compatibile con l'assetto del sistema".
A Terna inoltre l'incarico di valutare gli interventi necessari volti a garantire lo sviluppo delle rinnovabili, il tutto nel perseguimento degli obiettivi per il 2020 e per garantire la sicurezza del sistema.



Il dispacciamento è l'insieme delle attività che consentono di corrispondere ad ogni quantitativo di elettricità prelevato dalla rete, per poter soddisfare i consumi, una quantità equivalente immessa in rete dagli impianti produttivi.

giovedì 24 novembre 2011

Proroga del 55%

L'annuncio del Ministro Corrado Clini ai microfoni di Radio24

di Pasquale Locoro

Arriva finalmente il sereno sulla questione della detrazione fiscale per gli interventi di riqualificazione energetica.
Dopo le molte preoccupazioni sulla mancata proroga ecco le parole rassicuranti del nuovo ministro dell'Ambiente:

"Prendo un impegno preciso sul 55%. La detrazione fiscale per la riqualificazione energetica è strutturale, non congiunturale".

Il ministro ha anche annunciato il suo impegno per prorogare anche il sistema dei certificati bianchi (i famosi titoli di efficienza energetica).
Tornerà quindi il sorriso di tutti coloro che tristi e arrabbiati cominciavano a rassegnarsi alla prematura scomparsa di questo sistema di detrazioni.

In attesa comunque del provvedimento ufficiale, possiamo fare i più vivi complimenti a questo nuovo esecutivo del Governo che sta dimostrando da subito di saper prendere a cura quelli che sono i veri problemi del Nostro Paese.

Dal GSE rassicurazioni per i tempi di valutazione delle domande


Il GSE informa che a partire da gennaio verranno rispettati i tempi di valutazione delle domande incentivanti

di Pasquale Locoro

E' stato pubblicato ieri, 23 novembre, dal GSE un comunicato stampa dai toni decisamente rassicuranti. Vi ripropongo il testo:
"QUARTO CONTO ENERGIA, DA GENNAIO VALUTAZIONE DELLE DOMANDE NEI TEMPI PREVISTI

Il GSE, da gennaio prossimo, sarà di nuovo nelle condizioni di rispettare il termine dei 120 giorni previsto dalla normativa per la valutazione delle richieste e l'erogazione della tariffa incentivante.
Il rilevante numero di richieste pervenute al GSE negli ultimi mesi (25mila solo nel mese di giugno, incluse le domande di iscrizione al registro "grandi impianti") e che tuttora continuano ad arrivare (in media 18 mila al mese), ha determinato, infatti, un inevitabile rallentamento dei tempi di analisi.
Il ritardo è dipeso anche da alcune incertezze legate alle novità normative introdotte dal decreto 5 maggio 2011, come quelle relative al premio del 10% per gli impianti che utilizzano componenti realizzati nella UE che, in molti casi, hanno determinato, da parte degli operatori, l'invio di richieste incomplete e successive domande di integrazione da parte del GSE.
Per far fronte a tali problemi il GSE ha messo in atto una serie di provvedimenti come l'adeguamento dei sistemi informativi, il potenziamento delle risorse e della capacità di lavoro al fine di recuperare l'arretrato.
Il GSE è consapevole del disagio che tale ritardo sta arrecando agli operatori e confida nella comprensione degli stessi, consapevoli della complessità della situazione che il GSE si è trovato a fronteggiare."

Il GSE quindi rende finalmente pubbliche le enormi difficoltà avute, che hanno contribuito allo sconforto e fatto arrabbiare nei mesi scorsi numerosi operatori del settore.
Fatto questo passo e attuate le misure correttive per rimediare, c'è la speranza che la situazione si sia finalmente stabilizzata e che si possa continuare il percorso di crescita.

Non risultano invece ancora pervenuti comunicati ufficiali da parte dell'ENEL per quanto riguarda i disservizi relativi ai ritardi dei tempi di allaccio. Staremo a vedere se si avranno anche loro notizie nel prossimo futuro.

lunedì 14 novembre 2011

Niente proroga per gli incentivi fiscali del 55%

Nel DDL di stabilità appena licenziato non c'è nessuna proroga alle detrazioni fiscali
di Pasquale Locoro
  
Nei giorni scorsi si è avuto il via libero definitivo al disegno di legge di Stabilità ed ecco che arriva una amara sorpresa.
Il testo approvato non contiene nessun cenno al rinnovo, per i prossimi anni, del meccanismo di detrazione fiscale del 55% per gli interventi di riqualificazione energetica. Quindi senza nessun  intervento, la precedente proroga scadrà il 31 dicembre 2011.

Come scritto in un precedente post, in una vecchia bozza del maxiemendamento alla legge di stabilità era stata prevista una proroga, anche se con qualche modifica.
Due associazioni di settore (FederlegnoArredo e Uncsaal) si augurano che il Parlamento e l'intero mondo politico comprendano la necessità e l'urgenza di prorogare il meccanismo sopracitato affinchè si possano:

- recepire le indicazioni europee sul risparmio energetico in edilizia;

- permettere al settore industriale italiano dei serramenti di poter continuare il processo di sviluppo.

Si spera in una presa di coscienza, anche perchè senza queste misure non saremo in grado di rispettare gli impegni presi e sarebbe una ennesima figuraccia per il Nostro Paese. Oltretutto si metterebbe in difficoltà l'intera filiera edile che ha potuto svilupparsi con queste incentivazioni. Infine verrebbe nuovamente ostacolato il processo di svecchiamento dell'intero patrimonio edilizio italiano.

giovedì 3 novembre 2011

Si avvicina la fine del IV Conto Energia?

Un nuovo dubbio si fà strada nel settore del fotovoltaico.

di Pasquale Locoro


Il settore del fotovoltaico e tutte le altre attività ad esso collegate vivrà tra poco tempo un nuovo e duro colpo:
si tratta del raggiungimento dell'obiettivo di costo cumulato annuo, pari a circa 6 miliardi di euro, definito nell'articolo 1 comma 2 del IV Conto Energia.
Un settore quello del fotovoltaico che ha vissuto negli ultimi anni un percorso di crescita straordinario per passare, come si dice, "dalle stelle alle stalle" conoscendo una profonda crisi dovuta alle mille pressioni da parte del Governo.
Sul sito del GSE è possibile vedere, da poco tempo, insieme alle cifre sugli impianti e sulla potenza installata, anche la cifra relativa al costo annuo. Oggi, come si può notare sotto, il costo totale ammonta a 4.969.166.808 €.

Una mancanza del Decreto Ministeriale del 5 maggio 2011 è stata di non indicare, quando alla lettera z) dell'articolo 3 definisce il "costo indicativo cumulato annuo degli incentivi", rispetto a quali incentivazioni calcolare la somma.
Quindi resta il dubbio se riferire il costo annuo al solo Quarto Conto Energia oppure invece al costo annuo totale anche di tutti gli altri conti energia.
Se come indicato dal GSE, il parametro di confronto sarebbe quello di tutti i conti energia, allora mancherebbe solo un miliardo di euro per raggiungere la quota massima. Questa cifra approssimativamente potrebbe corrispondere a circa altri 3GW di fotovoltaico installato, cioè a pochi altri mesi.
Seguendo questo scenario catastrofico, secondo l'articolo 2 comma 3 del DM 5 maggio 2011, andrebbero riviste, ancora una volta, le modalità di incentivazione con un nuovo decreto.
Considerando le settimane di ansia necessarie per ottenere il precedente Decreto, il prossimo futuro potrebbe essere ancora più disastroso e porterebbe ad un nuovo affondo del settore fotovoltaico.

mercoledì 2 novembre 2011

La detrazione del 55% nel nuovo "Decreto Sviluppo"

L'Uncsaal contesta la bozza del nuovo Decreto Sviluppo

di Pasquale Locoro

L'Uncsaal è l'associazione confindustriale del comparto dei serramenti metallici e nei giorni scorsi ha contestato vivamente la bozza del Decreto Sviluppo che stà circolando sui canali ufficiali.
Il Decreto Sviluppo dovrebbe arrivare nei prossimi giorni sul tavolo del Consiglio dei Ministri e dovrebbe consentire un rilancio dell'economia del nostro Paese.
Il punto caldo della bozza riguarda la proroga fino al dicembre del 2014 delle agevolazioni previste per interventi di riqualificazione energetica, però con percentuali di detrazione ridotte e differenziate secondo il tipo di intervento.

In particolare si prevede l'obbligo per chi voglia usufruire del bonus sulle finestre, di installare congiuntamente sistemi di termoregolazione o valvole termostatiche.
Il periodo di detrazione resta fissato in 10 anni e viene fissato un costo unitario massimo.
Inoltre, nel caso di sostituzione dei serramenti, l'aliquota viene abbassata al 41% (fino ad oggi la detrazione per questo intervento era del 55%).

Un'altra proposta dell'Uncsaal riguarderebbe l'estensione delle detrazioni di cui sopra anche ai beni strumentali e ai soggetti pubblici non assogettati all'Ires.

Spero che il nuovo Decreto Sviluppo sia rivisto, anche alla luce del fatto che serve una massiccia opera di riqualificazione energetica del patrimonio immobiliare italiano (sia per quanto riguarda gli appartamenti per il residenziale o per il terziario), favorire una rivalutazione del patrimonio immobiliare e produrre maggiore gettito per l'erario.

E' proprio quest'ultimo punto che andrebbe approfondito. Infatti si può stimare che l'intero valore degli investimenti in recupero del patrimonio non residenziale privato vale all'incirca 17 miliardi di euro e una estensione delle detrazioni fiscali ai beni strumentali produrrebbe un aumento del 50% di tali investimenti, contribuendo a risollevare l'aspetto economico del Paese.