mercoledì 18 maggio 2011

I nuovi incentivi

Un’analisi sugli incentivi del Quarto Conto Energia e sulle tempistiche di allaccio alla rete

di Pasquale Locoro

Con il nuovo Conto Energia si è provveduto ad una ridefinizione degli incentivi (si veda l’immagine sotto).

Le tariffe vengono sempre riconosciute per ogni kWh prodotto dai sistemi fotovoltaici per un periodo pari a 20 anni dall’entrata in funzione dello stesso e come si può osservare, varieranno a seconda del periodo di allaccio del sistema alla rete elettrica.
Per un impianto ricadente nella fascia di potenza 1-3 kW si può osservare graficamente il decremento della tariffa incentivante.
Resta da sottolineare (ancora una volta) che alle tariffe base sarà possibile aggiungere dei premi nei seguenti casi:
  • un aumento del 10% della tariffa nel caso in cui il costo dei materiale sia per non meno del 60% riconducibile ad una produzione realizzata all’interno dell’Unione Europea;
  • + 5c€/kWh nel caso di impianti installati in sostituzione di coperture in eternit o altre coperture contenenti amianto.
Con queste due misure premianti si intende tutelare la produzione europea dei componenti e proseguire la campagna di sostituzione delle coperture in eternit.


Tempistiche di allaccio alla rete
Come anticipato sopra, i nuovi incentivi varieranno mese per mese nel corso di quest’anno e a cadenza semestrale per il 2012. Successivamente si prospetta il passaggio a meccanismi omnicomprensivi sull’esempio del modello tedesco.
È di notevole importanza valutare le tempistiche di realizzazione e di allacciamento di un impianto fotovoltaico, questo perché per poter richiedere un investimento occorrono dei valori certi per poter elaborare l’analisi economica.
I tempi di allacciamento sono legati ai “tempi burocratici” di Enel Distribuzione, tempi che si rivelano essere maggiori dei tempi di realizzazione dell’impianto.

Nel dettaglio, i compiti di Enel Distribuzione sono:
  • invio di un preventivo di connessione (entro 20 giorni lavorativi dall’invio della domanda);
  • allacciamento dell’impianto fotovoltaico alla rete elettrica (entro 30 giorni lavorativi dall’invio della comunicazione di “Fine Lavori”).
Considerando un impianto che non necessita di autorizzazioni paesaggistiche, all’interno dei tempi richiesti da Enel Distribuzione è possibile svolgere tutte le attività che riguardano la progettazione e l’installazione dell’impianto, sempre tenendo conto che eventuali imprevisti potrebbero causare dei ritardi.

Infine si riporta uno schema, relativo al 2011, che presenti una indicazione delle tempistiche necessarie affinchè si abbia con buona probabilità l’accesso alle tariffe relative a ciascun mese e aggiungendo 5 giorni lavorativi tra la dichiarazione di Fine Lavori e l’allacciamento da parte dell’Enel come stima dei tempi di invio della corrispondenza effettuata tramite Poste Italiane.

L'elaborazione parte dal mese di Luglio perchè nel momento in cui si scrive questo intervento si sono già superate le scadenze (ipotizzate) per accedere all'incentivo di Giugno.

lunedì 16 maggio 2011

In Gazzetta il Decreto del Quarto Conto Energia

Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n.109 del 12/05/2011 il Decreto del Quarto Conto Energia

di Pasquale Locoro

Come indicato nell'Articolo 26 del Decreto in questione: "Il presente Decreto...entra in vigore il giorno successivo alla data di pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana". Quindi finalmente ha visto la luce il tanto sospirato Decreto, anche se ancora molto accese restano le polemiche.

Con questo primo post si passeranno in rassegna le principali novità, per poi approfondirle ed integrarle con novità e suggerimenti nei prossimi interventi.
Sintetizzando le principali novità si possono individuare quattro punti che sono stati introdotti con il nuovo Conto Energia:

- indennizzo per i ritardi di allaccio alla rete;

- iscrizione al registro per i grandi impianti;

- premi e incentivi particolari;

- serre e pensiline fotovoltaiche.

Indennizzo per i ritardi di allaccio alla rete
Su questa questione se ne era già parlato in un precedente intervento. Si è arrivati alla conclusione (o meglio al compromesso) con l'istituzione di un indennizzo per eventuali ritardi. Le misure di indennizzo vengono previste e disciplinate dalla delibera dell'AEEG ARG/elt 181/10.

Iscrizione al registro per i grandi impianti
Per il 2011 e il 2012 i soggetti responsabili di "grandi impianti" devono richiedere al GSE l'iscrizione ad un apposito registro informatico. Per il 2011 le richieste di iscrizione dovranno pervenire al GSE dal 20 maggio al 30 giugno. Si prevede poi di riaprire il periodo di iscrizione al registro nel caso di ulteriore disponibilità (tenendo conto di alcuni limiti di costo indicati nel Decreto) dal 15 al 30 settembre.
Il GSE ha il compito di formare la graduatoria degli impianti iscritti al registro e di pubblicarla sul proprio sito entro quindici giorni dalla data di chiusura del relativo periodo.

Premi e incentivi particolari
Come era stato già introdotto nel Terzo Conto Energia, vengono previste modalità analoghe per quanto riguarda piccoli impianti realizzati da comuni con una popolazione inferiore a 5.000 abitanti (una maggiorazione del 5% dell'incentivo) e di 5c€/kWh per gli impianti che vengono installati in sostituzione di coperture contenenti amianto o di eternit. Viene anche introdotto un premio a quegli impianti che utilizzano componenti prodotti all'interno dell'Unione europea.

Serre e pensiline fotovoltaiche
In modo analogo al precedente Conto Energia gli impianti i cui moduli costituiscono elementi costruttivi di pergole, serre, barriere acustiche, tettoie e pensiline hanno diritto a una tariffa pari alla media aritmetica fra la tariffa spettante per impianti fotovoltaici realizzati su edifici e la tariffa spettante per altri impianti fotovoltaici.



Grandi impianti
Per grande impianto si intende un impianto fotovoltaico realizzato su edificio che abbia una potenza superiore a 1000 kW o di altro tipo con potenza superiore a 200kW.


martedì 3 maggio 2011

Si "decide oggi" per il Quarto Conto Energia

Dovrebbe concludersi oggi l'Iter per la nascita del Quarto Conto Energia

di Pasquale Locoro


Si attende l'approvazione del Quarto Conto Energia ormai da 61 giorni. Giorni questi, trascorsi dal 3 marzo (data indicata in un primo periodo come quella decisiva per avere l'approvazione del decreto), di ansia e di incertezza per chi ha investito nel settore fotovoltaico, per i numerosi lavoratori impiegati in questa "industria verde".
L’iter per la nascita del Quarto Conto Energia sta proseguendo a passi di lumaca anche a causa della mancata approvazione delle Regioni. Alcune novità che dovrebbero essere introdotte riguardano dei premi (in aggiunta agli incentivi) per gli impianti che andranno a sostituire coperture in amianto ed un premio del 10% anche a chi utilizzerà moduli fotovoltaici italiani o europei. Ci saranno delle novità anche sulla definizione di “Piccolo impianto” che comprenderà realizzazioni fino a 1 MW di potenza sugli edifici ed inferiori a 200 kW a terra, oltre che su edifici delle Pubbliche Amministrazioni di qualsiasi potenza. Misure incentivanti sono previste per i condomini con impianti fino a 20 kw di potenza. Verranno fissati dei tetti di spesa per i grandi impianti nella misura di 300 milioni di euro per il 2011, 212 per il primo semestre del 2012 e 161 per il secondo semestre del 2012. Si stima così di raggiungere una potenza installata di circa 2.700-3.000 MW. Dal 2013 entrerà poi in vigore il modello tedesco e per i grandi impianti sarà istituito un registro gestito dal GSE.

In questo "quadretto" si inserisce la "lite" con le Regioni e i contrasti tra il Ministro
Prestigiacomo e Romani. Che cosa divide i due ministeri? La premessa è che secondo il "quarto conto energia" l'incentivo scende di mese in mese. Secondo il ministro dello Sviluppo economico, la tariffa incentivante cui si ha diritto va calcolata al momento dell'allacciamento dell'impianto solare alla rete elettrica, e cioè quando i pannelli cominciano effettivamente a produre energia. Per la Prestigiacomo, sarebbe più giusto che la tariffa venisse fissata al massimo entro due mesi dal momento della conclusione dei lavori di costruzione, in modo che chi investe abbia la certezza dell'incentivo e della sua entità anche in caso di allacciamento ritardato. Dopo le polemiche dei giorni scorsi sembra fatta la pace tra Prestigiacomo e Romani. La proposta del Ministro dell'Ambiente sugli incentivi non vuole favorire abusi: invece «è un punto fondamentale del decreto, non a caso proprio su questo aspetto si sono pronunciati Camera e Senato all'unanimità. Il problema è la questione dell'allaccio che non avviene quasi mai nei tempi previsti dai gestori di rete e messi per iscritto quando il proponente inizia il suo iter. Immaginiamoci a quali ritardi andremo incontro adesso che c'e stato un boom di richieste. Poiché l'incentivo andrà rapidamente a scendere, è chiaro che se c'e un ritardo nell'allaccio si va a incidere pesantemente su quanti hanno realizzato l'impianto sulla base di un determinata previsione economica». Di parere opposto lo Sviluppo economico secondo il quale fidarsi delle autocertificazioni di fine lavori può lasciare spazio a qualche abuso, e comunque gli allacciamenti dei piccoli impianti sono svolti dall'Enel in meno di un mese (nel 99,7% dei casi), mentre l'ipotesi dell'Ambiente di fissare in due mesi il limite è un rischio quando l'incentivo scende di mese in mese.

I tempi di intervento per l'allacciamento alla rete elettrica restano un problema che dovrebbe essere afforntato, magari affidando in un futuro non troppo lontano, la gestione anche ad altre società accreditate (secondo delle procedure tecniche specifiche), in modo così da ripartire gli interventi ed alleggerire sia il lavoro dell'ENEL che di Terna.
Speriamo che oggi avvenga la firma e che finalmente si possa relmente lavorare tutti insieme per il bene del nostro amato Paese.

AGGIORNAMENTO: Ancora una volta anche ieri la firma è stata rimandata. Sul sito ZeroEmission è disponibile la nuova versione della Bozza circolata in Consiglio dei Ministri.